I Figli del Sole ….

I FIGLI DEL SOLE …
(di Elia D’Intino – Giornalista)

Dicono di essere liberi e di volere il perfezionamento eppure sono pigri nel leggere, logorroici, superstiziosi, litigiosi, permalosi, rancorosi, invidiosi e a volte arrivisti tanto da soffrire di grembiulite, una specie di orchite.

A garantire l’amore fraterno non mancano gli Ispettori, i Giudici e i Tribunali. Quando qualcuno presenta un lavoro in Loggia con metodo non si parlano addosso, ma può accadere che l’ego diventi così smisurato, sia per chi legge e sia per chi ascolta, che nei loro commenti appaiono presuntosi e spocchiosi.

Per nascondere il pregiudizio e i veleni che da lì a poco si spruzzeranno l’uno contro l’altro non bastano i grembiuli e guanti bianchi si danno pure del carissimo, dell’illustrissimo, del potentissimo il tutto condito da triplici fraterni abbracci.

Dicono di cercare la conoscenza, ma sempre più spesso fanno risuonare in modo roboante i loro titoli: Prof. Avv. Dott. Ing. Arch. ecc. … e se poi un povero fratello con la licenza media ricorda loro che la conoscenza non è cultura apriti cielo!

A tavola sono voraci e le loro risa assai grasse e se interrogati sull’agape ormai divenuta una crapula sostengono di trasformare il cibo materiale in cibo spirituale, ma a lievitare sono soprattutto le pance.

A causa del dogma bollano la Chiesa come oscurantista e per questo dicono di volere la Luce, ma poi stranamente dopo essere passati nel Gabinetto di riflessione, vogliono stare anche con il Papa, sfilare in processione e magari portare pure la statua del Santo…

Ma quelle poche volte che riescono a mettere seriamente in pratica i principi massonici per il bene e il progresso dell’umanità sono capaci di realizzare cose grandiose e rendere grande anche la Massoneria che ha la forza di trasformare i loro vizi in virtù e che proprio sul bianco e sul nero alla ricerca dell’uno innalza i suoi templi affinché figli del Sole nella loro secolare e ininterrotta catena d’amore possano testimoniare la vera Luce!

Volete sapere perché ho lasciato il mio titolo?

Perché non sono diverso dai miei Fratelli …