MAESTRO

(Fausto Desideri)

“Comprendere l’uomo e’ intelligenza,
comprendere se stesso e’ saggezza,
dominare se stessi e’ potere,
dominare le debolezze e’ forza,
avere la misura e’ bellezza
e tutto insieme e’ricchezza”.

Io ,orfano della fede  cieca  ed  assoluta,
fratello del dubbio e della ricerca,
dopo essermi rialzato da una bara,
quando il sole era allo zenit ,
dopo che per sette anni mi sono guardato dentro,
dopo che gli affetti sono volati verso ogni uomo,
dopo aver aperto il velario del cuore,
posso iniziare ,,…sotto un’acacia,
Il lavoro di riempimento dell’anima.

Oggi io ho le mani pure
per completare azioni senza macchia,
per donare fedelta’,
per possedere la luce,
per diventare uno che sa cogliere e vivere
la grandezza dell’umanita’,
pagando il giusto a chi compie i lavori.

Ricordo come e dove caddi quando:
l’ignoranza mi  taglio’  la gola,
il fanatismo mi perforo’ il petto,
l’ambizione mi  colpi’ la fronte.

mi ricordo come mi rialzai, come rinacqui,
mi ricordo la mano che mi risollevo’,
il piede che segui la mia orma
il ginocchio che mi  diede appoggio,
il petto che come uno scrigno conservo’ i miei segreti,
la spalla che mi difese dagli attacchi del fato.

Io per tanti anni
ho appeso come stelle in cielo i pensieri,
ho cercato di guidare le nuvole con le mani,
ho accumulato peccati dolci ed amari,
senza bramare il paradiso , senza temere l’inferno,
ma quello che più conta,
fuori dall’agenzia del sembrare
dove si cerca la maestria per ricompensa.

Ora che so, io saprò per tanti anni adesso
insegnare con l’esempio
ad ascoltare il silenzio in silenzio,
quello che viene da lontano e lontano torna,
nelle scie di cose infinite.

A procedere per  strade impervie,
che attraversano tempi e spazi,
per giungere vicini a se stessi.

A tagliare le catene ai sogni,
per farli alzare in volo, in alto
non  prigionieri del tempo .

A cucire ogni ferita
col  filo della luce e l’ago dell’ amore.
E tutto questo perché
Ora ,
successo e fallimento hanno lo  stesso volto,
col giusto equilibrio uso gli strumenti del bianco e del nero,
Il maschile ed il femminile sono sulla mia bilancia,
in ogni parte  posso vedere il tutto
e tutti gli uomini in ogni parte.

Dopo questa lunga corsa per  fuggire dall’ego
ora posso:
non affliggere  agli altri col mio dolore,
essere felice senza se e senza ma,
comprendere tutto dimenticando tutto:
credenze, abitudini, riti,
il bene e male che ho subito
ed ugualmente vivere lasciando vivere.

Tutto questo perche’ ora  io so:
del profumo della liberta’,
del suono della verita’,
del sapore della bonta’,
del colore della felicita’,
della forma della carita’.
e… li posso donare
senza chiedere prebende.