Amore e/in Massoneria

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Amore-e-in-Massoneria

 

Amore non è guardarci l’un l’altro,

ma guardare insieme nella stessa direzione.

(Antoine de Saint-Exupery)

Il tema dell’Amore che vado a trattare è un fenomeno certamente complesso e diversificato.

Non è invero facile descrivere in poche parole che cosa sia e cosa s’intenda per Amore.

L’Amore, quale sentimento di interrelazione chimica tra individui, è oggetto di studio da sempre, da parte di psicologi e neurobiologi.

Alcune volte l’Amore viene assimilato ad un disturbo dell’umore, con le conseguenti implicazioni del sistema simpatico, quali: sudorazione, insonnia, sbalzi dell’umore, tachicardia, vertigini, rossori in viso, dolore e rigidità del collo, mal di testa, freddo alle mani o ai piedi, ecc.…

A livello chimico-laboratoristico, troviamo il valore dell’NGF (Nerve Growth Factor) o fattore di crescita nervoso, che corrisponde ad una proteina-segnale coinvolta nello sviluppo del sistema nervoso nei vertebrati.

Trattasi di un valore individuato e reso noto da Rita Levi Montalcini, attraverso le sue ricerche (ricerca e scoperta negli anni 50, che le valse, nel 1986, il premio Nobel per la medicina, insieme allo statunitense Stanley Cohen).

L’NGF – detto ormai anche marcatore dell’innamoramento – risulta elevato quando abbiamo “l’infiammazione”, cioè quando siamo innamorati.

Ed invero, l’NGF e’ la prima ‘molecola degli innamorati’, come ha dimostrato una ricerca condotta nell’Università di Pavia, ove si è accertato che il livello di questa proteina è molto più presente e più alto all’inizio dell’innamoramento, tanto da decrescere nelle coppie consolidate e nei single.

Vorrei dire innanzitutto come mi è nata l’idea di una tavola con questo tema.

Mi ha colpito in primo luogo una riflessione sull’Amore del Serenissimo Presidente del Rito Simbolico Italiano, Giovanni Cecconi, nel corso dei lavori in un’officina dell’Oriente di Modena nel settembre scorso.

Tutta la tematica dell’Amore, trattata in quell’occasione dal Serenissimo Presidente, portava sempre ad una medesima, identica ed uguale finalità: procurare il bene e portare un profondo affetto.

Il Serenissimo Presidente del Rito Simbolico Italiano Giovanni Cecconi ha poi ripreso lo stesso tema anche a Bologna, in una giornata di studio promossa dalla Loggia Prometeo, e lì ha sottolineato: “come la Massoneria sia ontologicamente filantropica, esprimendo il proprio amore per l’umanità come essenza dell’agire…” ed ha rimarcato che : “la vita oggi per molti è un esercizio di sopravvivenza…; possiamo costruire ponti, lavorando in continuazione nella certezza dell’amore…“.

Tante sono le domande che possiamo porci:

  • che cosa vuol dire AMORE?
  • che cosa può portare l’AMORE?
  • a che cosa può portare l’AMORE?
  • in Massoneria, dove si esplica l’AMORE, ed in quale forma?

Le forme dell’Amore sono molteplici.

Troviamo l’Amore dell’età adolescenziale, l’Amore in una poesia o l’Amore cantato in una canzone, l’Amore di un genitore per i figli, l’Amore per la libertà, l’Amore per la natura, l’Amore per gli animali e per le cose, l’Amore per se stessi, l’Amore di fede, l’Amore fraterno, l’Amore per l’umanità, l’Amore in Massoneria, ecc,ecc.

L’Amore in Massoneria si esprime e si sprigiona sotto forma di Fratellanza cioè in “un amore intenso, caritatevole, dotato di forza prodigiosa che anima il mondo“( l’amore ideale di Pedro Salinas y Serrano -Madrid, 27 novembre 1891 – Boston, 4 dicembre 1951 – poeta spagnolo appartenente alla generazione del 1927 )

Il Massone, facendo parte di un Ordine Iniziatico, deve raggiungere questo legame intenso, profondo, reale e reciproco, chiamato Amore o Vera Fratellanza, che è il fondamento del nostro Ordine.

“Il compito del Massone sin dalla sua prima iniziazione è quello di imparare ad amare.” (1‎)

Ricordiamo i vari significati della parola AMORE, che può essere “Sentimento di viva affezione verso una persona, che si manifesta come desiderio di procurare il suo bene e di ricercarne la compagnia” (2‎), oppure “affetto intenso che comporta anche attrazione sessuale, passione, cioè sentimento intenso e profondo di affetto, simpatia e adesione, rivolto verso una persona, animale, un oggetto o verso un concetto, un ideale” (3‎), ed ancora “Affetto intenso, assiduo, … “ Sentimento, affetto che comporta anche attrazione sessuale“ (4).

La parola AMORE ha una radice profonda ed antica.

Ed infatti, nella Grecia antica, troviamo diversi termini per individuare, specificare, caratterizzare, classificare e definire l’amore.

Troviamo il verbo agapáô (“amare” nel senso di “avere caro, tenere in gran conto, preferire, prediligere”, per indicare l’amore verso Dio, il Cristo, la giustizia o il prossimo) con lo stesso significato di phileō ( che ha maggior sfumatura affettiva o, per meglio dire, emotiva).

Troviamo altresì Agape, Amore di ragione, incondizionato, fraterno anche non ricambiato, Philia, l’Amore di affetto e piacere, di cui ci si aspetta un ritorno, Eros, l’Amore sessuale, Anteros, l’Amore corrisposto, Himeros, la passione del momento, Pothos, il desiderio verso cui tendiamo, ciò che sogniamo, Stοrge, l’Amore d’appartenenza tra parenti e consanguinei, Thelema, il piacere di fare qualcosa, il desiderio voler fare.

Quindi nell’Antica Grecia l’Amore oscilla tra il desiderio fisico e l’Amore considerato come principio cosmico.

“I filosofi greci attribuirono all’AMORE quel sentimento di affetto, attaccamento, amorevolezza rivolta ad altra persona che contraccambia questi sentimenti procurandosi quel piacere incommensurabile tale da considerarlo all’acme della passione come principio cosmico (Empedocle – 5‎)

La maggior parte dei filosofi greci (quali: Socrate, Aristotele, Platone) ha trovato nell’Amore non tanto il rapporto fisico ma soprattutto sentimenti più elevati e più delicati.

Socrate individua nell’Amore il sentimento di possesso di qualche cosa o di qualcuno che non si possiede, tanto da affermare che amiamo solo ciò che non abbiamo e non possediamo, e rimaniamo sulla corda fino a quando non abbiamo raggiunto l’obiettivo.

Va dunque sempre rinnovato il sentimento dell’Amore e va spostato e rinominato il traguardo con altri obiettivi.

«Amore è amore di alcune cose», in particolare «di quelle di cui si avverte mancanza» (6‎).

Per Aristotele (Stagira, 384 a.C. o 383 a.C.[2] – Calcide, 322 a.C.- filosofo, scienziato e logico greco, noto come il “filosofo dell’immanenza”) “l’amore è composto da un’unica anima che abita in due corpi. Amare è gioire, mentre crediamo di gioire solo se siamo amati” (7‎).

Platone, (Atene, 428 a.C./427 a.C. – Atene, 348 a.C./347 a.C. filosofo greco antico che, insieme al suo maestro Socrate ed al suo allievo Aristotele, ha posto le basi del pensiero filosofico occidentale ) riserva all’Amore un ruolo centrale all’interno del suo sistema filosofico. L’Amore è un sentimento unidirezionale, uno ama e l’altro si fa amare, e, quelle volte in cui l’amore è biunivoco, compare la teoria del flusso e dell’immagine riflessa nello “specchio”, in quanto l’amato vede negli occhi di chi lo ama se stesso, e vede riflessa la propria bellezza.

Platone considera l’Amore con dimensione spirituale, che eleva l’anima facendola assurgere a natura divina.

Ci troviamo di fronte all’AMORE Platonico come sentimento, affetto e/o attrazione quale “forma di amore sublimata, che esclude la dimensione sessuale e passionale “cioè ” inteso come moto dell’animo e non come forma di relazione,” … inteso come “trascendimento della realtà sensibile, del mondo delle apparenze, capace di muovere la conoscenza verso l’assoluto, permettendo così all’uomo di ricongiungersi con il divino, attuando cioè un processo di indiamento (come illustrato ad esempio nel pensiero di Giordano Bruno) (8‎).

“Indiamento” è un tipo di unione di genere estatico dell’uomo con Dio. E’ un ingresso “in Dio”, che consente all’uomo di far parte della natura divina, in un ambiente trascendente. L’essere umano può raggiungere questo stato tramite l’amore, inteso in senso platonico, risalendo i gradi delle cose amate, fino ad arrivare all’assoluto” (8).

Famosa è la teoria platonica dell’amore, esposta nel Convito e nel Fedro “L’amore platonico è una sorta di venerazione verso l’irraggiungibile che cessa quando materialmente lo si ottiene” (9‎).

Anche Giordano Bruno (Nola, 1548 – Roma, 1600) – filosofo, scrittore, ex frate domenicano italiano – ha trattato il tema dell’Amore che considera come “Un’unica Forza, …che… lega e dà vita a infiniti mondi“.

L’Amore è quella forza che i fisici chiamano forza più “debole” in natura e che è in grado di muovere il sole e le altre stelle, come dice Dante.

Il poeta nel XXIII canto del Purgatorio ci dà un’ulteriore definizione dell’Amore, e cioè di Amore come “una forza spirituale che innalza l’uomo fino a Dio”.

Amore inteso come Forza intelligente, come Vita (13).

L’Amore è quella forza che è in grado di modificare, prendendo analogia dalla fisica e, in particolare, dalla dinamica, lo stato di “quiete” o di “moto” dell’uomo (10).

Il fisico Katsanevas, per qualificare lo scienziato, si richiama all’aneddoto di Talete, e cioè all’episodio in cui Talete, sempre assorto ad osservare il cielo, attratto dal mistero che questo involge, camminando, ad un certo punto cadde in un pozzo e fu così deriso da una serva, che gli disse di guardare in terra piuttosto che guardare verso l’alto.

Il fisico Katsanevas considera lo scienziato come un innamorato che attende, aspetta che avvenga qualcosa di coinvolgente, un’epifania, un’apparizione, una manifestazione, ed afferma che lo scienziato, o un innamorato che dir si voglia, è un acchiappa nuvole, con la testa tra le nuvole.

Dunque chi è pervaso dall’Amore ha la testa tra le nuvole.

Katsanevas rileva che: “La fisica è proprio come l’amore. L’attesa, l’eccitazione per la scoperta e, a volte, la delusione…lo status del ricercatore, dello scienziato è simile, per molti aspetti a quello dell’innamorato”.

Entrambi invero sono portati a volte “a vivere in una dimensione particolare, astratta” (11).

Conclude Katsanevas che “non esiste ragione senza sentimenti, perché sono gli affetti, le emozioni che fanno muovere tutto e aiutano a trovare le soluzioni necessarie, in amore come nella fisica, le cui teorie hanno basi matematiche e razionali, che sono la parte statica, le fondamenta dell’edificio, ma l’ascensore che permette di passare da un piano all’altro e’ quello dell’emozione, che è cinetica della ragione” (11)

Provo ad analizzare, anche analogicamente, da una parte, il sentimento dell’Amore ( cosa astratta, che non si può creare e studiare in fisica ed in chimica) e, dall’altra, il bosone di Higgs, detto anche particella di Dio (particella elementare, materiale, quantizzabile, elemento che conferisce l’inerzia e che mette in moto e dà la massa a tutte le altre particelle elementari) elemento – quest’ultimo – decisivo e fondamentale del Modello Standard, – “teoria fisica che descrive tre delle quattro forze fondamentali note: 1) l’interazioni forte, 2) l’interazione elettrodebole e 3) e tutte le particelle elementari ad esse collegate (12).

Ritengo che l’Amore possa avvicinarsi analogicamente al bosone di Higgs, che involge una scoperta scientifica annunciata nel luglio del 2012 da Joe Incandela e Fabiola Giannotti al CERN di Ginevra.

Infatti: “Il Bosone di Higgs, … mattone fondamentale alla nostra conoscenza dell’Universo”, non è altro che “l’anima” ed il motore che fanno interagire tra loro – aggregandoli e rendendoli animati – i componenti della materia, come accade quando ci troviamo coinvolti nel sentimento dell’amore che tutto attira e tutto catalizza.

Nella Massoneria, non “potremmo definirci una Comunione di Fratelli” se non fossimo legati da quella forma di Amore e da quel sentimento profondo, reale e di grande legame fraterno, che risulta più vincolante e saldante di quanto si ritrova nell’ambiente profano.

Questo Amore Fraterno, che il Massone deve attuare quotidianamente dal momento che è stato iniziato, è saper imparare ad amare, ad essere altruista, ad essere tollerante e ad amare intensamente e reciprocamente. (1)

Il legame fraterno e la fraterna unione dei Massoni sparsi nel mondo, senza distinzione di ceto, di razza, di religione all’interno del nostro tempio, sono espressi simbolicamente dal fregio del Tempio massonico con il cordone che orna le quattro pareti del tempio, estendendosi dal settentrione ad oriente con i suoi nodi d’amore, di colore rosso, nella misura di sette, di cui tre a settentrione, tre a meridione e uno ad oriente.

I nodi a otto rappresentano simbolicamente, oltre all’amore fraterno, anche il legame del creatore con il creato, la mediazione tra Dio e l’uomo e la natura e, quindi, il collegamento tra l’essere umano ed il Grande Architetto dell’Universo.

Tutto questo rappresenta l’Infinito (e qui mi richiamo alla mia Tavola dell’infinito – 14).

Il Massone, oltre a praticare la giustizia e ad aiutare i bisognosi, promuove l’Amore per il prossimo, quell’Amore fraterno massonico che fa parte della triade insieme alla comunione di Fratelli e alla evoluzione interiore, del concetto massonico ed iniziatico di Fratellanza”. (15)

Concludendo, così definisco l’AMORE:

forza che ci permette di andare oltre noi stessi ed oltre i nostri limiti ed i nostri errori, incalzando e tallonando sempre la felicità dell’altro “.

E’ quell’energia positiva che viene regalata da chi la possiede.

E’ quella chimica e quell’aura che segue la legge di attrazione, secondo la quale qualsiasi cosa su cui focalizzi la tua attenzione viene attratta nella tua vita e si manifesta nel mondo fisico e chimico.

E’ quell’energia che ognuno di noi ha, quella carica positiva, quella cappa di campo elettromagnetico che è prodotta dalle emozioni ed è sempre intorno a noi, spostandosi con noi e facendo parte di noi e della nostra persona.

Ogni volta che trasmettiamo, diamo o riceviamo AMORE, attraverso il nostro agire o il nostro pensare, non facciamo altro che accrescere la positività e la forza della nostra aura.

L’Amore si raggiunge con l’amore fraterno: la Fratellanza, il sentimento fraterno reciproco di amicizia e di affetto, quale legame che unisce tutti noi nell’intento di raggiungere il medesimo obiettivo stabilito. (15)

La fratellanza, amore fraterno, pietra di fondazione e di volta, cemento e gloria di questa antica Fratellanza, è anche quella energia che si trasferisce da chi ne ha di più a chi ne ha di meno, affinché anche quest’ultimo, ormai “in possesso dell’Arte”, possa continuare il cammino intrapreso senza dipendere più da nessuno, da uomo “libero” e perciò “uguale” ai suoi fratelli e al suo Creatore”.

“Amore fraterno è altruismo, solidarietà, tolleranza, pazienza, comprensione, umiltà…è dunque l’insieme di tutte le virtù, la cui pratica non si improvvisa, in quanto raggiungibile soltanto con costante volontà ed esercizio quotidiano” (1).

Dobbiamo inneggiare ad un messaggio di amore che sia come un motore dell’universo, come principio del GADU da estendere a tutti gli uomini e quindi anche ai non iniziati (17).

“L’amore è la malta o cemento per costruire “pietra per pietra” il mondo, perfezionando sé stessi nella conoscenza dell’io e dell’universo” (18).

E’ importante non perdere il sentimento dell’Amore perché verremmo altrimenti presi dall’infelicità e diverremmo di conseguenza vulnerabili, attaccabili, deboli, emotivi, fragili ed indifesi, nonché portati alla sottomissione (17).

A chiusura, prendo in prestito le seguenti parole dello scienziato Katsanevas: “Si può dire che non esiste ragionamento senza affetto, se le scienze matematiche sono la struttura statica di un ragionamento.

L’affetto è quello che ci permette di muoverci tra diversi livelli e arrivare alla verità”

Ed è alla verità che il Massone aspira.

Ogni mondo ha vari stadi, attitudini, modi…

varie combinazioni di materia…

Un’unica Legge, l’Amore, li governa tutti.

(Giordano Bruno)

Fr:. Maestro Architetto Ivan Nanni

Bibliografia

  1. La Fratellanza – Freimaurerei Freimaurer Freimaurerloge
    freimaurerei.ch/i/alpina/artikel/artikel-2008-10-01.php
  2. treccani.it – Enciclopedia Treccani
  3. Qual è il significato della parola amore? Vita di coppia-Scritto da: SerenaVasta – venerdì 7 dicembre 2012 – Blogosfere
    blogosfere.it– 07/dic/2012
  4. Dizionario Italiano -,Edizione online tratta da: il Sabatini Coletti Dizionario della Lingua Italiana – Codice da incorporare
  5. amore nella storia…antica Grecia – incontri del cuore …
    incontridelcuore.net/amoree/storia/Grecia/tabid/92/Default.aspx
  6. Simposio (dialogo) – Wikipedia wikipedia.org/wiki/Simposio_(dialogo)
  7. Filosofici – La magia dell’arcobaleno raccontata da Fra e Fede
    altervista.org/afo_filosofici.html
  8. Amore platonico – Wikipedia
    wikipedia.org/wiki/Amore_platonico
  9. Che cosa si intende per “un amore Platonico”? – Yahoo! Answers
    answers.yahoo.com
  10. L’immortalità ed il fuoco che muove i mondi | Giuliana Conforto
    giulianaconforto.it/?p=396
  11. La fisica? E’ proprio come l’amore – L’attesa, l’eccitazione per la scoperta e, a volte, la delusione – 15 settembre, 17:08 di Paolo Petroni
    http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cultura/2013/09/15/fisica-come-amore_9302803.html
  12. Modello standard-Wikipediait.wikipedia.org/wiki/Modello_standard
  13. Un’unica Forza, l’Amore, lega e da vita …
    Facebook https://it-it.facebook.com/AbbraccioLuce/posts/134628303225947
  14. IL CORDONE A NODI – IL NODO D’AMORE 23-04-2009. loggiatacito740.it
  15. Gran Loggia Svizzera Alpina – La Massoneria – Dall’amicizia profana all’Amore fraterno – La Fratellanza.
    freimaurerei.ch/i/alpina/artikel/artikel-2008-10-01.php
  16. LA TRINITA’ MASSONICA- Signa Hominis
    signahominis.ch/Tavole/Secondo/16_02_2012.pdf 16/feb/2012
  17. Paolo Franceschetti: Chiesa Cattolica, Massoneria e Rosacroce
    http://paolofranceschetti.blogspot.it/2013/03/chiesa-cattolica-massoneria-e-rosacroce.html
  18. AMORE FRA ORIENTE E OCCIDENTE
    http://www.solaris.it/indexprima.asp?Articolo=1926#ixzz3F7PtpVj5

 

 

 Imola, 9 ottobre 2014