Binario 21 – Memoriale della Shoah di Milano

Binario 21 – Memoriale della Shoah di Milano

Il luogo da cui partirono le deportazioni naziste verso i campi di concentramento è diventato un memoriale visitabile, all’interno della Stazione Centrale.

Se ti trovi a Milano vai a visitarlo!

Immagine che contiene binari, soffitto, piattaforma, terreno

Descrizione generata automaticamente

Interventi di

Marziano Pagella, Alessandro Palumbo, Giovanni Cecconi

Andrea Vento, Andrea Mazzotta, Raffaele Pileggi

Sul retro della Stazione Centrale di Milano, in locali sottostanti il piano dei binari, si trova Binario 21, il più importante centro sulla memoria della Shoah a Milano. Binario 21 è un memoriale della deportazione, inaugurato nel 2013; e dal 2022 ospita anche il Centro di Documentazione Contemporanea.

Nei primi decenni del Novecento, questo sito era adibito allo scarico e carico della posta e aveva accesso diretto sulla via Ferrante Aporti (oggi Piazza Edmond J. Safra, 1).

Da questo luogo nel periodo tra il 1943 e il 1945 partirono numerosi convogli di ebrei destinati ai campi nazisti di concentramento e di sterminio, in prevalenza Auschwitz-Birkenau. Questo fu anche il luogo di partenza di alcuni convogli di prigionieri politici destinati a Mauthausen o, insieme ai deportati ebrei, al campo di transito di Fossoli.

I deportati, circa ottanta per ogni carro, schiacciati in uno spazio molto ridotto, erano costretti a viaggiare per giorni in condizioni disumane.

Questo luogo, dove ora sorge il Memoriale, è un documento di alto valore storico e testimoniale, per l’integrità fisica di questi spazi che, con un lavoro di scavo archeologico, sono stati riportati il più possibile al loro aspetto originario, mantenendo i segni del tempo sulle strutture in cemento armato e ferro.

Il Memoriale è composto da due parti essenziali: il luogo della Memoria, che è costituito dall’area dei binari, dove addentrandosi in profondità si possono vedere le fosse e dove è collocato il Muro dei Nomi, nel quale sono impressi i 774 nomi degli ebrei dei primi due convogli, quelli del 6 dicembre 1943 e del 30 gennaio del 1944, che si diressero direttamente dalla Stazione Centrale ad Auschwitz-Birkenau e di cui solo ventisette persone sopravvissero.

Lungo i pilastri della campata si trovano invece i pannelli della mostra permanente, intitolata «Viaggio della Memoria». Il Laboratorio della Memoria, cioè la parte di studio e di approfondimento, si trova poi nella zona rivolta verso il fronte stradale.

C’è anche un Auditorium nel piano interrato, dedicato a conferenze e dibattiti.

All’ingresso del Memoriale c’è un muro con una grande scritta «indifferenza», che, secondo Liliana Segre, da qui deportata appena tredicenne e fortunatamente sopravvissuta, fu una delle cause fondamentali che resero possibile la tragedia della Shoah.