Video Convegno “Idee per una nuova sanità” 28 maggio 2020

Idee per una nuova sanità

Convegno on line 28 maggio 2020

“Idee per una nuova sanità” è stato il convegno svoltosi in videoconferenza organizzato dal Rito Simbolico Italiano che ha visto la partecipazione del prof. Carlo Della Rocca, presidente della facoltà di Farmacia e Medicina dell’Università “La Sapienza di Roma”. Il convegno si è incentrato in particolare sulla pandemia da coronavirus (Ndr solo in Italia ci sono stati oltre 33 mila morti). Il prof. Della Rocca ha evidenziato che il sistema sanitario nazionale è solido, ma va ripensato tenendo conto di alcune criticità che proprio il coronavirus ha fatto emergere, criticità che il professore ha contestualizzato anche con l’aiuto di alcune diapositive: i tagli alla sanità, gli scarsi investimenti, la burocrazia, la politicizzazione degli incarichi, la mancanza di personale paramedico, la riduzione dei posti letto legata al potenziamento di strutture ambulatoriali, le disuguaglianze territoriali e infine il rapporto complesso tra Stato- Regione.

“Molto si potrà fare- ha precisato il prof Della Rocca- per migliorare la sanità in particolare: potenziando il numero degli infermieri, creando nuove figure professionali e migliorando soprattutto la preparazione dei sanitari a tutti livelli.”

“L’eccessiva analisi dei dati relativi al numero dei contagi, dei decessi e delle guarigioni – ha precisato Della Rocca- ha prodotto dei ritardi da parte dell’OMS nel dare delle risposte efficaci.” Non sono mancate critiche nei confronti di alcuni sanitari che approfittando del momento hanno cercato le luci della ribalta pur di poter emergere. Il professore nel suo articolato intervento ha puntato il dito anche nei confronti dei media colpevoli di aver attinto le loro informazioni anche da canali non ufficiali innescando tra la popolazione un clima di terrore. Da qui la necessità di creare dei giornalisti specializzati in campo scientifico.

“L’epidemia da coronavirus – ha dichiarato Della Rocca – è stato un evento straordinario durante il quale ci sono state delle difficoltà a proteggere i soggetti più deboli in particolare quelli tra i 75 e gli 85 anni. Paradossalmente quella fascia d’età che la stessa scienza ha contribuito a fare accrescere grazie all’aumento dell’aspettativa di vita”.

Etica e libertà sono due aspetti sul quale si è soffermato il professore quando è stato incalzato sulle domande relative all’App-immuni mettendo in risalto anche i rischi di questo strumento che potrebbe non risultare efficace. L’autocertificazione per il professore resta lo strumento migliore in quanto la persona è obbligata a svolgere un processo di autovalutazione del proprio stato di salute prima di recarsi negli ambienti di lavoro o di svago.

“L’epidemia – ha concluso il Prof Della Rocca- è stata un’occasione per ripensare sugli errori commessi. Limitazione dei contagi e vaccini restano comunque le armi migliori per sconfiggere un virus particolarmente aggressivo”. Alle conclusioni del professore hanno fatto seguito quelle del Serenissimo Gran Maestro del Rito Simbolico Italiano Marziano Pagella che ha ricordato quanto gli interessi del Rito Simbolico Italiano ed i temi affrontati nella più che secolare vita dello stesso siano sempre stati poliedrici spaziando dall’esoterismo ai problemi pratici quali appunto la sanità. A testimonianza di ciò l’esempio dell’illustre Fratello Gaetano Pini stimatissimo medico e Presidente del Rito Simbolico Italiano dal 1886 al 1887 al quale si deve l’ideazione del primo istituto Ortopedico Italiano.

Il Presidente del Rito Simbolico Italiano in conclusione si è soffermato sulla necessità di implementare le esigenze qualitative in ambito sanitario valorizzando la capacità d’insegnamento espressa negli atenei italiani e le conseguenti potenzialità professionali culturali e lavorative di molti neo laureati che è fondamentale siano impegnati in strutture nazionali e non debbano essere costretti ad espatriare per realizzare il proprio futuro.

 

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