(tratto da MASSONERIA UNIVERSALE: Dizionario, Luigi Troisi, Sugarco Edizioni, Carnago (Varese), 1994)
Abbigliamento principale dei Massoni durante i lavori in Loggia; ha forma rettangolare ed è sormontato da una bavetta triangolare. Quello di Apprendista è di pelle bianca, preferibilmente di agnello, simbolo della innocenza e della purezza, doti indispensabili per essere ammessi «alla Loggia Celeste presieduta dal Grande Architetto dell’Universo». Durante le Batterie di lutto il grembiule si indossa rivoltato. In un antico rituale massonico si legge: «Userete il grembiule per tutta la vita e, alla vostra morte, esso sarà deposto sulla bara destinata a conservare i vostri resti e con essi rimarrà sotto le immote zolle della terra. Fate in modo che il suo candore vi esorti sempre a quella purezza di costumi e a quella rettitudine morale che ispirano nobili azioni, alti pensieri e grandi realizzazioni». Secondo alcuni il grembiule simboleggia anche il corpo fisico di cui lo spirito deve essere rivestito per poter realizzare il Tempio Universale; secondo altri, avrebbe lo scopo di ricoprire la parte inferiore del corpo, sede delle passioni e degli istinti, a significare che nel Tempio solo la parte superiore, quella che è sede delle facolta spirituali e razionali, deve partecipare intensamente ai lavori. In passato il grembiule veniva seppellito con il Libero Muratore, quando questi passava all’Oriente eterno; in caso di espulsione dalla istituzione per colpa grave, il grembiule del reo veniva bruciato fra le colonne.