ALCUNE RIFLESSIONI SULLA CONOSCENZA …

La Libera Muratoria riconosce e venera un Essere Supremo sotto il nome di Grande Architetto dell’Universo – 2° punto della Fratellanza – che non è un oggetto di credenza, ma il simbolo più importante della Massoneria; il simbolo di una meta alla quale muove l’iniziato, sapendo che l’uomo vive nell’oscurità, dalla quale può solo intravvedere l’ombra, ossia la natura che, se adeguatamente osservata, permette, naturalmente a chi sa vedere, di cogliere la propria sagoma illuminata dalla luce dell’Eterno. La ricerca del GADU è dunque una ricerca della conoscenza, che è la più alta manifestazione di preghiera che l’uomo può elevare verso le superiori dimensioni dello spirito. – n.d.r. – Vinicio Serino –

Chi aspira raggiungere il grembo di Dio e a fondersi nell’immensità dell’oceano dell’Essere Supremo, deve, ad un certo punto della  propria evoluzione spirituale,  lasciare in disparte tutti i sostegni e le pompe di una religione o di un’autorità esteriore, per poi avviarsi  in silenzio, verso la via dell’eliminazione di quell’io, o quel mio, che sono i sassi più grossi, nei quali incespica il ricercatore spirituale.

Qualsiasi lotta energica e violenta contro questo “diaballein interiore”, contro il nostro egoismo, non darà risultati durevoli ; è necessaria, allora  la perseveranza, perchè, solo così , la pratica dell’indagine in se stessi, aprirà il velo che cela la realtà, che nasconde il vero sè, il signore cosmico, il dio delle religioni e la suprema realtà dei filosofi.

Il sè cosmico, la nostra vera essenza, sta al di sopra della dualità della nascita e della morte, del dolore e del piacere, della luce e delle tenebre, della virtù e del vizio, del bene e del male.

Dal mondo delle pluralità, dobbiamo ascenedere a quello delle dualità, poi trascendere anche l’ultima , quella tra creatore e creazione, tra uomo e Dio, tra la terra ed il cielo, in quell’ unità trascendente di tutti in uno e dell’uno in tutti.

Questo è lo stadio più alto dell’elevazione spirituale che sia accessibile all’uomo su questo pianeta: la realizzazione del sè, o visione beatifica.

Nell’uomo, nel suo stato di veglia sono presenti , il mondo empirico dei cinque sensi, la politica, l’economia, le virtù ed i vizi, la lussuria, la cupidigia, cioè  i  metalli.

L’uomo , spesso, nel corso della sua vita, subordina la mente, il cuore e l ‘anima, alla sola ”  realtà ”  fisica, negando perfino il  proprio principio, esprimendosi, spesso, per frasi fatte e/o convenzionali, non vivendo l’essenza delle parole e/o frasi che, ritualmente, pronuncia.

Per l’uomo che sta sognando, appare reale il mondo che  gli propone la mente ed egli si crea  un suo universo basato sulle impressioni provenienti dalla sua vita; i sensi dormono, ma la mente è attiva nel sogno;  ma  nello stato di sonno profondo, riposano tanto i sensi quanto la mente e il sè  individuale è avviluppato nella nube della niescenza.

Chi è in sonno profondo fruisce di una beatitudine negativa, perchè non risente più dell preoccupazioni, dei desideri, delle paure e dei problemi ; essa diviene, invece, positiva, quando l’io si sveglia dal sonno alla realtà del sè, al divino che è in noi.

Il fatto stesso che l’uomo non trovi la felicità nella ricchezza, nei piaceri  materiali è l’ indicazione che il nostro vero sè non è fisico  e che la nostra vita ha un senso quando viene accarezzata dall’amore eterno.

 

Il S.Presidente del Rito Simbolico Italiano

Fr. M.A. Giovanni Cecconi